Tre poesie inedite di Jack Micheline # traduzione di Alessandra Bava

Tre poesie inedite di Jack Micheline # traduzione di Alessandra Bava

Tre poesie inedite di Jack Micheline con la traduzione in italiano di Alessandra Bava.

Beauty is Everywhere Baudelaire di Jack Micheline

Beauty is everywhere Baudelaire
Even the worm is beautiful
The thread of a beggar’s dress
The red eye of a drunkard
On a rainy night
Chasing the red haired girl
Baudelaire across the sky
Your raggy pants
Laughing at the rain
Beauty is everywhere Baudelaire

La bellezza è ovunque Baudelaire di Jack Micheline

La bellezza è ovunque Baudelaire
anche il verme
il filo dell’abito di un accattone
l’occhio rosso di un alcolizzato
che insegue una ragazza dai capelli rossi
in una notte piovosa è bellissimo
Baudelaire i tuoi pantaloni a brandelli
squarciano il cielo
e deridono la pioggia
La bellezza è ovunque Baudelaire.

My American Land Is Not Brave di Jack Micheline

My American land is not brave
Nor the silence of the dead who buy flowers
I open my heart to love without question or pity
I open my heart and weep because men seek the easy road of books and
speeches
I extend my hand to the bosom of the earth dark and dirty
I extend my body whipped by poverty and the sky of poets
The world seeks an open soul to breathe
The world seeks
Man seeks
Woman seeks
Child seeks
The cold night seeks
The open wound that strikes at the heart
The pulse of fever in tears of lonely nights
Nothing
Nothing
That man has built on this earth will remain
Nothing
Nothing
But the bare heart and soul of creation
Among flowers of pain
And the faces of children playing in the sun
No I do not speak of power or bridges of steel
I speak now of the open wound that is the heart that is silent
The sea weaves
The feet wander
The heart ticks
The soul speaks
Open the wound and hear all that i
The lips of frightened lovers

La mia terra Americana non è coraggiosa di Jack Micheline

La mia terra americana non è coraggiosa
né il silenzio dei morti che acquistano fiori
apro il mio cuore all’amore senza domande o compassione
apro il mio cuore e verso lacrime perché gli uomini cercano le vie facili di libri e
discorsi
stendo la mano al petto scuro e sporco della terra
stendo il corpo frustato dalla povertà e dal cielo dei poeti
il mondo cerca un’anima pronta a respirare
il mondo cerca
l’uomo cerca
la donna cerca
il bambino cerca
la fredda notte cerca
la ferita aperta che batte nel cuore
il pulsare della febbre nelle lacrime di notti solitarie
Nulla
Nulla
che l’uomo ha costruito su questa terra rimarrà
Nulla
Nulla
eccetto il cuore spoglio e l’anima della creazione
tra fiori di dolore
e il viso dei bambini che giocano al sole
No, non parlo di potere o di ponti d’acciaio
parlo della ferita aperta che è il cuore silente adesso
Il mare tesse
I piedi vagano
Il cuore ticchetta
L’anima parla
Apri la ferita e ascolta tutto ciò che è
Labbra di amanti atterriti

A Poem to The Freaks di Jack Micheline

To live as I have done is surely absurd
In cheap hotels and furnished rooms
To walk up side streets and down back alleys
Talking to oneself
And screaming to the sky obscenities
That the arts is a rotten business indeed
That mediocrity and the rage of fashion rules
My poems and paintings piled on the floor
To be one with himself
A Saint
A Prince
To persevere
Through storms and hardons
Through dusk and dawns
To kick death in the ass
To be passed over like a bad penny
A midget
An Ant
A roach
A freak
A Hot Piece
An Outlaw
Raise your cup and drink my friend
Drink for those who walk alone in the night
To the crippled and the blind
To the lost and the damned
To the lone bird flying in the sky
Drink to wonder
Drink to me
Drink to pussy and dreams
Drink to madness and all the stars
I hear the birds singing

Poesia per i freak di Jack Micheline

Vivere come ho fatto io in hotel economici
e stanze ammobiliate è certamente assurdo
camminare lungo strade secondarie e in fondo a vicoli
parlando da solo
e urlando oscenità al cielo
che le arti sono davvero un affare marcio
che imperano la mediocrità e il furore della moda
Le mie poesie e i miei disegni ammucchiati a terra
Essere uno con se stessi
Un santo
Un principe
Perseverare
Tra tempeste e l’avercelo duro
Tra albe e crepuscoli
Prendere la morte a calci in culo
Essere calpestati come una moneta falsa
Un nanerottolo
Una formica
Uno scarafaggio
Un freak
Una fica
Un fuorilegge
Solleva il calice e bevi amico mio
Bevi per coloro che camminano soli a notte
Per gli storpi e i ciechi
Per i perduti e i dannati
Per l’uccello solitario che vola in cielo
Bevi alla meraviglia
Bevi a me
Bevi alla passera e ai sogni
Bevi alla pazzia e alle stelle
Sento gli uccelli cantare

Jack Micheline (vero nome Harold Silver), classe 1929, newyorchese dell’East Bronx è un poeta per lo più ignorato in Italia, sebbene venga annoverato tra i poeti della Beat Generation. Un’etichetta che egli continuerà a rifiutare, sentendosi più bohemien e fuorilegge. Da vero menestrello di strada, le sue poesie venivano scambiate per un piatto caldo o distribuite gratuitamente. La sua poesia vernacolare e le sue storiche performance dal vivo, fanno di Micheline uno dei poeti più popolari e amati a San Francisco, dove ha vissuto per decenni e dove è morto a bordo di un convoglio della metropolitana il 27 febbraio 1988.