Tre poesie inedite di Kelly Cressio-Moeller # Traduzione di Alessandra Bava

Tre poesie inedite di Kelly Cressio-Moeller # Traduzione di Alessandra Bava

Per voi tre poesie inedite di Kelly Cressio-Moeller con la magistrale traduzione di Alessandra Bava.

WAITING FOR CHARON IN THE ER di Kelly Cressio-Moeller

Bad news is always arriving.
—Adrienne Rich

Make a fist.
The ambulance ride
begins with a deep poke
into a surprised vein.
Open. Close. Time-lapse photography.
A lotus unfurling
petals in my palm. I see
sunlight breaking through crowns
of eucalyptus. I breathe oxygen
through a tube.

I’d recognize his face
anywhere: paramedic Gauguin,
Civilization is what makes you sick.
Is that why your Christs are yellow and green?
Yes, and blue trees.
What of the red door in the forest?
We are never out of the woods.

Gurneys glide gondola-quiet
through corridored canals.
An oarsman ferries me
into an X-ray room,
his shark tooth bracelet clangs
against the metal buoy.
I want to dive into
his seafoam scrubs,
breaststroke into March.

The doctor orders a rainbow
belt of slender vials.
She pockets my blood
in her jungle print top, swings
on a vine, disappears into
Rousseau’s foliage. I don’t
see her again for 2 hours.
She’s consulted the gorilla
who was sitting on my chest.
I eat red Jell-O with a spork.

Time drifts through saline solution.
A slow drip counts the day’s small hours.
I have the room to myself.
So tempting just
to lie there waiting, stock-still
with a coin in my mouth.

*

ASPETTANDO CARONTE AL PRONTO SOCCORSO di Kelly Cressio-Moeller

Le cattive notizie giungono. —Adrienne Rich

Stringi il pugno.
La corsa in ambulanza
inizia sempre con una puntura profonda
in una vena sorpresa.
Apri. Chiudi. Fotografia in time lapse.
Un loto che srotola
petali nel mio palmo. Vedo
la luce del sole irrompere tra le chiome
degli eucalipti. Respiro ossigeno
attraverso un tubo.

Riconoscerei il suo volto
ovunque: l’infermiere Gauguin,
La civiltà è ciò che ti far star male.
È per questa ragione che i tuoi Cristi sono gialli e verdi?
Sì, e gli alberi blu.
Che mi dici della porta rossa nella foresta?
Non abbandoniamo mai il bosco.
Le barelle scivolano silenti-gondole
lungo canali di corridoi.
Un rematore mi traghetta
nella stanza delle radiografie,
il suo braccialetto di dente di squalo
sferraglia contro la boa metallica.
Voglio tuffarmi
nel suo camice schiuma di mare
nuotare a rana verso marzo.

Il dottore prescrive un salvagente
arcobaleno di fiale minute.
Mette il mio sangue in una sacca
indossando un top con stampa effetto giungla,
dondola su una pianta rampicante, sparisce nel
fogliame di Rousseau. Non
la rivedo per due ore.
Ha consultato il gorilla
seduto sul mio petto.
Mangio Jell-O rosso con un cucchiaio-forchetta.

Il tempo scorre tra soluzioni saline.
Un gocciare lento scandisce le ore piccole del giorno.
Ho la stanza tutta per me.
È una tentazione il solo
stare stesi qui aspettando, immobili
con una moneta in bocca

_____

A NIGHT OF ONE’S OWN di Kelly Cressio-Moeller

Make a wish and a dandelion explodes.

There is no precedent for this.

I smoked my annual cigarette in January. Virginia rolled her own.

Some words can only be written at night.

Two boys tucked in a redwood cathedral. Slow breaths on the cliff of sleep.

Paper sucks ink like blood into sand. The process.

Dark chocolate. Pinot noir. More please.

I could drink a case of Joni.

Candlelight viewed through a steamy shower door. Midnight lantern.

A clutch of barn owls clamors for food. My basset hound sleeps.

I take odd comfort reading even pages.

Virginia wrote only in purple ink that even the Ouse could not fade.

I ache for sex, as night moves over bodies entwined.

This is what I tell myself whistling in the dark, singing to the moon.

Why would I ever erase this?

*

UNA NOTTE TUTTA PER SÉ di Kelly Cressio-Moeller

Esprimi un desiderio e un soffione esplode.

Non vi sono precedenti.

Ho fumato la mia sigaretta annua. Virginia rolla la sua sigaretta.

Certe parole debbono essere scritte a sera.

Due ragazzi nascosti in una cattedrale di sequoia. Respiri lievi sulla scogliera del sonno.

Il foglio risucchia inchiostro come la sabbia il sangue. Il processo.

Cioccolato fondente. Pinot nero. Ancora per favore.

Potrei bermi una cassa di Joni.

La luce della candela vista attraverso il vetro appannato della doccia. La lanterna di mezzanotte,

Una covata di barbagianni che reclama il cibo. La mia basset hound addormentata.

Provo un conforto impari a leggere le pagine pari.

Virginia scriveva esclusivamente con inchiostro viola che neache l’Ouse poteva sbiadire.

Bramo il sesso, mentre la notte si muove su corpi intrecciati,

Questo è ciò che mi dico fischiando nel buio, cantando alla luna.

Perché mai dovrei farla scomparire?

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LOVERS IN THE AGE OF AIRMAIL di Kelly Cressio-Moeller

There is a reason it is called longhand.
Writing takes time to winnow out

the artifice in blue-black script.
You write each other page after page,

month upon month, year after year;
your cursive cross-stitching the Atlantic,

soaring over slate rooftops
through the open windows

of each other’s lives, entwining
yourselves as Chagall’s lovers.

You learn patience in narrow beds,
the ache of missing someone

you’ve never met. Standing near
the water’s edge, you watch fireworks

burst and fade, a snowfall of hot stars
dissolving on separate oceans.

And then, nothing more
can be said with ink and paper.

As he approaches your shore—brace yourself.
There is no turning back

from this desire, a quickening
like rivulets of water gliding

off the blades of a swimmer’s shoulders
when he steps from the sea.

*

AMANTI ALL’EPOCA DELLA POSTA AEREA di Kelly Cressio-Moeller

C’è una ragione se si chiama scrittura a mano,
Occorre tempo per decifrare

l’artificio nello scritto neroazzurro.
Si scrive l’uno all’altra pagina dopo pagina,

mese dopo mese, anno dopo anno;
il tuo corsivo ricama a punto e croce l’Atlantico,

sorvolando tetti di ardesia
attraverso le finestre aperte

delle reciproche vite, che vi
intreccia come gli amanti di Chagall.

Impari la pazienza in letti stretti,
il dolore di provare nostalgia per qualcuno

che non hai mai incontrato. In piedi accanto
al limitare dell’acqua, osservi fuochi d’artificio

esplodere e svanire, una nevicata di stelle calde
che si dissolvono su oceani separati.

E poi, null’altro
può essere detto con carta e inchiostro.

Mentre si avvicina alla tua riva—preparati.
Non puoi voltarti indietro

da questo desiderio, un risveglio
come rivoli d’acqua che scivolano

lungo le eliche delle spalle di un nuotatore
quando esce dal mare.

“A Night of One’s Own” è precedentemente apparsa in Redwood Coast Review, “Waiting for Charon in the ER” in Rattle e “Lovers in the Age of Airmail” in Crab Orchard Review.

Kelly Cressio-Moeller è una poetessa americana. Le sue poesie sono state pubblicate in Boxcar Poetry Review, Crab Orchard Review, Cultural Weekly, Escape Into Life, Poet Lore, Rattle, Southern Humanities Review, THRUSH Poetry Journal, Tinderbox Poetry Journal, Valparaiso Poetry Review e ZYZZYVA, oltre che nell’antologia First Water: Best of Pirene’s Fountain e nel testo di Diane Lockward’s, The Crafty Poet. Ha nuove poesie in corso di pubblicazione su Spillway.