«Lacrime, sudore e sangue» di Winston Churchill
Recensione di «Lacrime, sudore e sangue» (Garzanti, 2021) di Winston Churchill.
Le grandi imprese hanno origine dalle grandi parole; e per Sir Winston Leonard Spencer Churchill (1874-1965), primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e dal 1951 al 1955, le parole hanno rappresentato una fulgida e insostituibile speranza, uno scudo contro i piani della Germania nazista.
La parola è l’unico mezzo, l’unica arma che resta a disposizione degli oppressi nelle ore più buie: “grandi uomini parlano di idee” (Eleanor Roosevelt). L’idea della libertà non si cancella, nasce nell’uomo e insieme all’uomo affronta ostacoli e durissime prove. Solo un uomo piccolo può pensare sia giusto muovere guerra e distruggere vite umane e libertà. Ecco che le parole di Churchill portano un dono più che presente, terribilmente attuale, il dono di ruggire contro il tiranno e di resistere nel nome della libertà – nel nostro momento storico, in cui Vladimir Putin minaccia l’umanità e la libertà dei popoli, invadendo l’Ucraina, le parole della Storia consegnano messaggi universali.
Churchill guidò e curò per anni le anime dei britannici con la forza delle parole, quando tutti avevano timore di parlare e di dare alle parole il giusto significato. Prese decisioni fondamentali e impersonò quella assoluta volontà di resistenza che è parte dell’animo di un uomo libero. E se il Premio Nobel per la letteratura, assegnato a Churchill nel 1953, fu un ringraziamento corale “per la brillante oratoria in difesa dei valori umani”, oggi non possiamo dimenticare le lezioni di immensa resistenza spirituale che emergono proprio dai suoi discorsi contro la resa e contro la paura. Nell’intenso libro, edito da Garzanti, “Lacrime, sudore e sangue” sono raccolti alcuni dei più celebri testi scritti e pronunciati da Churchill durante gli anni della minaccia nazista e della seconda guerra mondiale. Il primo ministro si trovò a fronteggiare venti di guerra e impiegò le sue energie, per esortare il popolo e le forze armate a non cedere mai, e con scelte difficilissime, e senza mai abbandonare la fede nella vittoria finale; creò per tutti l’idea della luce al di là delle tenebre e della morte, nel nome della salvezza degli inalienabili diritti umani: “Ci aspetta una prova per le più gravi da affrontare. Ci aspettano moltissimi mesi di sacrificio e di sofferenza, e saranno mesi che passeranno lentamente. Se volete sapere qual è la nostra politica, quello che posso rispondervi è fare la guerra, per mare, terra e aria, con tutte le nostre forze e con tutta l’energia che Dio ci potrà dare; fare la guerra a una mostruosa tirannia, insuperata nell’oscuro e vergognoso catalogo dei crimini di cui si è macchiata l’umanità.”
Gloria agli eroi del passato e del presente, a chi difende la verità e la libertà, a chi si oppone agli aggressori, ai folli, ai persecutori, ai malvagi; gloria ai grandi uomini che parlano di grandi idee.