“Il tramonto s’inferifoca” di Gaetano Delli Santi
Recensione di “Il tramonto s’inferifoca” di Gaetano Delli Santi.
Aprire tutte le porte e non chiuderne nessuna. È quanto di meglio si possa fare.
Il libro di Gaetano Delli Santi (Il tramonto s’inferifoca, ABEditore, Milano, collana Malebranche, pag.403, € 15,00) introduce il lettore in un mondo di stanze concentriche e tutte rigorosamente senza chiavi. L’ingresso non è indolore e il passaggio richiede sforzo e cautela, come un’escursione in montagna o un cammino iniziatico. I colori intorno sono infuocati e le tinte fortissime.
Scrittura materica con parole appuntite e insidiose come minerali. Si rischiano precipizi e ferite. C’è molto sangue e carne in giro. Anche molta acqua, ed è acqua stagnante, putrida, poccia. Ci sono animali morti, macellati, pesci e creature vischiose e striscianti che richiamano alla mente le viscide creature dell’oceano del Marinaio di S. T. Coleridge.
Di frammento in frammento, si attraversano zone cave senza lucciole né onori. Qual è il tema? L’incessante moto dell’universo e di tutte le cose, del pensiero, del corpo e dei sentimenti. Un affresco in movimento del declino della civiltà e del corpo. Le parole ricercate, estratte, come pepite, da lingue antiche e gerghi moderni, fossili semantici e fonetici riesumati da idiomi che nessuno più sa parlare , ci offrono la possibilità di provare ancora una volta a capire. A tentare di capire. Offerta generosa in un presente televisivo. Non si può fare a meno di essere attivi e collaborare con l’autore alla costruzione di un’insperata nuova modalità abitativa del mondo.
Leggere questo libro è come immergersi in un mare che contiene diverse profondità e la lezione è tentare di nuotare in quella melma che, di movimento in movimento, impariamo a conoscere: l’idiozia, la cieca violenza, la banalità della comunicazione, l’inutilità della convenzione. Lo sforzo psicofisico che il tentativo di restare a galla, tra grumi di coscienza andata a male e brandelli di civiltà, richiede una dose spaziale di vitalità. L’insperata speranza… Come nella poesia metafisica inglese del seicento, nel testo di Delli Santi il pensiero ha il profumo di una rosa (una rosa putrescente in questo caso): il linguaggio complesso e figurato, la commistione di concetti e immagini, di ironia e struggente malinconia rendono la realtà emozionale e il ragionamento su quella realtà coincidenti. Esperienza unica di armonia cosmica nel caos necessario.
La collana Malebranche comprende altri testi come l’antologia Terza Ondata – Il nuovo movimento della Scrittura in Italia di Filippo Bettini e Roberto di Marco e
Piccolo Dizionario dell’alternativa letteraria di Francesco Muzzioli. Informazioni più dettagliate sono reperibili sul sito della casa editrice www.abeditore.it.