“Prima o poi torno” di Federica Gramegna
“Prima o poi torno” è il debutto letterario della giornalista Federica Gramegna. Si tratta di un romanzo-reportage che racconta alcune storie che hanno per soggetto la vita degli italiani all’estero e, nella fattispecie, nella capitale belga ed europea Bruxelles. Ogni racconto ci narra di un esistenza travagliata, di un orizzonte spezzato tra la vita scandita dai protagonisti prima di approdare all’estero e l’esistenza condotta in terra straniera.
Federica Gramegna ci descrive le vite dei giovani vissute nelle loro ansie, speranze e aspirazioni più intime. La quotidianità, il lavoro, i rapporti sociali, sempre analizzati con grande profondità, altro non sono che la mera metafora di un’interiorità che spesso stride alla ricerca di un fragile equilibrio tra passato e presente, tra la terra lasciata e quella raggiunta in cerca della realizzazione personale. Se la terra auspicata è l’estero, in cui viene dato il giusto peso al merito e alle capacità individuali, la terra promessa sembra essere sempre l’Italia, luogo in cui i giovani emigranti sperano di tornare.
Si avverte in queste pagine, costantemente, un senso di sradicamento e malinconia; se è vero che Bruxelles è sempre davanti agli occhi, l’Italia rimane perennemente nel cuore a tal punto che basta un piccolissima maddelaine per ricondurre il sentimento alla patria natia. A fare da contrappeso a tale condizione esistenziale, la Gramegna mette sul piatto della bilancia un mondo del lavoro più serio e rigoroso, ci narra di realizzazioni professionali dovute alla meritocrazia, del tutto orfane del baronato sociale di cui soffre il nostro Paese.
I protagonisti di questa brillantissima raccolta di racconti ci riportano a un passato lontano ma ancora prossimo, quando i nostri nonni migravano dal Sud, dalle valli o dal Veneto in cerca di fortuna per potersi costruire un futuro, una fortuna cospicua che avrebbe permesso loro di rimpatriare qualche decennio più tardi e contribuire al Miracolo italiano.
Prima o poi torno, è un libro che scoppia di vita vissuta, tra lacerazioni interiori, soddisfazioni personali, maniche rimboccate e aspirazioni di migliorare la propria condizione per poi tornare alle radici; si tratta di testimonianze pulsanti e, a tratti, commoventi che invitano il lettore a riflettere e, al contempo, gli aprono gli occhi sullo status quo in cui versano le ultime generazioni italiane. Una raccolta accorata e uno specchio fedele della realtà. Da leggere.